
La sentinella dei cassonetti
Eccola lì, come ogni mattina verso le 8, la mia dirimpettaia del terzo
piano. Sorreggendosi al bastone fa "le vasche", cammina avanti e
indietro sul balcone con un'andatura incerta,lentissima e testarda.
Non so che malattia abbia, non mi sembra anziana, però va proprio
piano e a volte si ferma sotto un'evidente morsa di dolore.
Questa è la prima delle sue "uscite", che credo si imponga anche
per prendere un po' di sole, in direzione del quale chiude gli occhi e
sorride. Poi c'è l'uscita serale e quella dopo cena, ora che è estate.
Ognuna è l'occasione per controllare chi passa, ma soprattutto chi e
come butta l'immondizia.
Sotto le nostre finestre sono allineati una campana del vetro e
quattro cassonetti:due per l'indifferenziata, uno per l'umido ed uno
per la plastica.
Non si possono ignorare, non sono quello che si dice un bello
spettacolo, né è possibile ignorare il lavoro degli automezzi addetti
allo scarico, che fanno un gran baccano, soprattutto quando
svuotano la campana di vetro, e ti rubano quegli ultimi minuti di
sonno ai quali chissà perché sono così attaccata.
Si vede bene che la signora si stizzisce agli "errori" dei nostri
concittadini, che sono dei veri campioni a buttare i rifiuti a casaccio,
nel primo buco disponibile o per terra, ma qualcosa la frena a
strigliarli come vorrebbe. Il labiale mi rivela che ha un buon
repertorio di epiteti.
Un giorno che ero scesa a buttare l'immondizia mi è venuto
spontaneo guardare verso il suo balcone.
Aveva il cellulare in mano. Mi sono allarmata e mi è venuto
spontaneo urlarle "Sta fotografando me?" Lei mi ha fatto cenno di
no "Devo fotografare il materasso, per fare la segnalazione
all'Ama!".
Scommetterei che fosse infastidita per il mio ritardo nel lasciare
libera l'inquadratura.
Effettivamente c'era un materasso matrimoniale abbandonato
dietro i cassonetti, ma che cosa c'entrava la foto e la segnalazione?
Mi ha incuriosito. Per la prima volta nel pomeriggio, dopo aver
aperto il computer che ho imparato ad usare, ma verso il quale
provo sempre una sorta di ostilità, sono andata a vedere il sito
dell'Ama, l'azienda romana che si occupa della raccolta dei rifiuti.
Che scoperta! Adesso so come potrei fare delle segnalazioni
anch'io!
Ad un tratto ho avuto una sorta di illuminazione: vuoi vedere che
c'è Lei dietro la rimozione del vespone abbandonato da anni?
In effetti è stato tolto solo dopo l'arrivo della signora nel palazzo di
fronte.
Prima i rifiuti ingombranti stavano mesi accanto ai cassonetti, ora
vengono rimossi in pochi giorni.
Vuoi vedere che c'è sempre Lei dietro il fatto che la striscia di terra
dietro i secchioni, paradiso delle formiche, e palude di fango nei
giorni di pioggia, dopo decenni è stata improvvisamente asfaltata?
Ne ho parlato con mio marito, che con la solita aria di superiorità ha
detto " Che c'entra L'Ama con la pavimentazione stradale? Caso mai
il Municipio".
Ha anche aggiunto "Perché ti dai tanta pena per la differenziata
quando lo sanno tutti che in discarica viene tutto rimescolato
insieme?" Che nervi! Non lo sopporto quando parla per luoghi
comuni. Le persone che ragionano in questo modo vanificano
l'azione dei virtuosi.
Comunque per la prima volta sono andata a guardare anche il sito
del Municipio e ho scoperto che è possibile comunicare pure con
quello.
Per me la signora ha la PEC, la sento troppo più avanti di me.
In ogni caso sento che mi ha contagiato con la sua "fissazione".
Mi scopro a scrutare il comportamento dei vicini.
Ecco che scende il signore del quarto piano. E' molto preciso. Butta
una alla volta le bottiglie di plastica nel cassonetto giusto....però
non ne ha schiacciata neppure una!
Ecco quello del terzo. Oggi ha un canadese anziché due, perché una
mano gli serve per portare il sacchetto. Arrivato ai cassonetti butta
a terra. Capisco. Avrebbe avuto bisogno di una terza mano. Però
che disastro! Ora tutti quelli che arriveranno dopo di lui penseranno
che il cassonetto è pieno e si sentiranno autorizzati a buttare a
terra.
La ragazza con il cagnolino è stata proprio brava perché ha raccolto
la popò del cane con gli appositi sacchetti, ma.....cretina!!! L'ha
buttato nel cassonetto della plastica!
Ecco è scesa pure Lei con la sua andatura claudicante, dotata di
bastone e di sacchetto.
Sono preoccupata per Lei. Vorrei che non fosse necessario
attraversare la strada per raggiungere i cassonetti. Ho paura che un
giorno o l'altro qualcuno la investa, perché più veloce proprio non
riesce ad andare.
Ma che fa? Si ferma e non butta il suo sacchetto. Perché?
Passano delle anziane signore, un bambino e poi ecco un bel
ragazzone. Vedo che la signora gli sorride e ci parla e subito lui
apre il portello e butta il sacchetto al posto suo. Evidentemente si è
scelto qualcuno che fosse sicuramente in grado di aiutarla!
Sulla via del rientro a casa Lei fa una pausa e si volta, appena in
tempo per vedere una signora buttare il suo sacchetto a terra sopra
gli altri.
La sento dire " Signora il
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