Un sorriso che non ha bisogno di parole
Premio StoryAp - Storie per il cambiamento
Lingua
 Italiano
Riassunto
Questa è una storia di viaggio e di un incontro con persone che hanno vissuto nell'ex manicomio di Barbacena, in Brasile.
Un frammento della storia

Brasile: sono stata per approfondire la mia tesi di laurea sulla salute mentale. Ho svolto il mio tirocinio in un centro diurno per persone con disagio psichico ed ho conosciuto Tonho, un uomo di 40 anni con un grosso sorriso sdentato. Lui non parlava, il suo ritardo era molto grave ma lui sorrideva sempre. Mi sono appasionata alla sua storia, ho scoperto grazie ad una operatrice che lui aveva passato la sua infanzia nel manicomio di Barbacena. Sono andata a visitarlo ed ho visto che era una specie di lager: le persone che vivevano lí non avevano abiti e mangiavano a terra.

Ancora più incuriosita della sua storia, un giorno dal centro diurno l ́ho accompagnato nella casa famiglia dove viveva ed ho parlato con una suora che mi ha raccontato della situazione di Tonho quando è arrivato: non sapeva usare le posate e non sapeva vestirsi. Poi mi ha raccontato del fatto che Tonho ed altri utenti che venivano dall'ex manicomio di Barbacena, dopo i pasti strusciavano le loro parti intime su delle superfici dure e lei, per cercare di rendere meno fredda e più intima questa necessità degli utenti, ha adibito per loro una stanza con cuscini morbidi. Mi ha molto colpito il suo atteggiamento di apertura nei confronti di questa loro necessità ed ho apprezzato molto il fatto che me ne abbia parlato appena ci siamo conosciute.

Da questa storia ho portato con me tanti doni: il primo è il sorriso di Tonho nonostante tutto e poi...la passione e l ́amore che questa suora metteva nell 'occuparsi di queste persone. Infine mi porto dietro tante domande a cui non ho saputo dare una risposta: Come mai tanta violenza? Come è possibile trattare così un altro essere umano?

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Perché questa storia è importante
Una storia che ci parla di esseri umani. Spesso ci si dimenticata che anche gli ultimi fanno parte di questa categoria. Così come tutte le persone che hanno vissuto nei manicomi e che, però, non sono stati trattati da esseri umani. Questa storia ci ricorda invece che siamo tutti uguali.
Come è stata creata questa storia
Questa storia è stata realizzata all'interno di un laboratorio sulle metodologie autobiografiche condotto dall'associazione Storie di Mondi Possibili per il progetto AMICI.
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