Ritorniamo in Bosnia dopo quasi un anno
Lingua
 Italiano
Riassunto
Questo è il racconto dell'ultimo viaggio in Bosnia, dal 29 gennaio al 3 febbraio, fatto da alcuni volontari dell'organizzazione Linea d'ombra, attiva a Trieste nell'accoglienza dei migranti che arrivano dopo il "game". Il viaggio descrive la situazione di vita e di disastro umanitario che sta avvenendo ai confini dell'Unione Europea.
Un frammento della storia

Dopo una lunga interruzione, dopo tante letture di rapporti e comunicati, dopo tante discussioni nella astrazione coatta della rete e pochi incontri diretti, ma anche dopo un anno di costante presenza nella piazza del mondo di Trieste, riportiamo i nostri corpi in Bosnia.

Insisto su questo punto. Per noi la Bosnia è un’esperienza. Esperienza significa stare dentro la situazione, in questo non solo su un confine statuale, ma anche sul confine personale, che è, insieme, storico e politico, sul limite, della nostra capacità di esperienza.

Noi non siamo migranti, non siamo profughi. La sera torniamo al caldo, facciamo la doccia. Avete presenti le foto dei migranti che si lavano in mezzo alla neve a Lipa? Non siamo uguali a loro. L’uguaglianza è un lunghissimo cammino politico di lotta e progettualità… usiamo la nostra differenza per aiutare i migranti a realizzare il loro desiderio.



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Perché questa storia è importante
Una storia, un racconto di viaggio, ma soprattutto di vite e corpi concreti, che ci ricordano - ai confini della nostra democratica Europa - che i diritti vengono garantiti solo ad alcuni. Questo racconto di viaggio dell'organizzazione Linea d'ombra, infatti, ci restituisce, tappa dopo tappa, il contesto dentro il quale i migranti che arrivano alle porte dell'Europa si trovano a vivere: rifugiati in edifici abbandonati o accampati fra la neve. Soccorsi da volontari, dimenticati dalle istituzioni che, anzi, li respingono con violenza. Ogni giorno di più, testimonianze come questa ci fanno capire quanto sia importante lottare affinché la democrazia non sia un vessillo di alcuni Stati, ma una vera istanza che affratelli i popoli. E che non lasci nessuno indietro.
Come è stata creata questa storia
Questo report è il frutto di un viaggio fatto da Gian Andrea Franchi, Lorena Fornasir e Francesco Cibati, volontari dell'organizzazione Linea d'ombra. Il report è corredato dalle foto di Francesco Cibati, che assieme alle parole restituiscono un'immagine definita di luoghi e persone.
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