Come ti riattivo la memoria: i migranti e i quartieri
Lingua
 Italiano
Riassunto
Perché le occupazioni abitative sono uno spazio (in senso letterale e figurato) importante nel dibattito pubblico? Proviamo a dare una spiegazione attraverso qualche storia.
Un frammento della storia

Le occupazioni dei posti in disuso non sono mai un atto solamente politico. Prima ancora del significato ideologico dell’azione c’è la riattivazione e la reintroduzione di un determinato spazio nel dibattito pubblico. Ne deriva una discussione capace di coinvolgere la comunità locale con più o meno intensità a seconda del valore attribuito al posto in questione.

L’immaginario dei residenti limitrofi all’occupazione, infatti, si relazionerà ad essa anche in base al rapporto personale e specifico che la loro memoria ha sviluppato rispetto allo spazio riattivato. L’occupazione di un ex centro commerciale susciterà una risposta corale certamente diversa da quella provocata dall’occupazione di ex cinema o di un ex teatro. Il trasporto e la soggettività dell’osservatore esterno non si muoveranno su binari dicotomici, ma potranno dunque variare a seconda dei ricordi e dei legami personali sviluppati negli anni con la struttura.


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Perché questa storia è importante
Il significato delle occupazioni abitative non sempre è di facile comprensione e, anzi, dall'esterno viene visto come qualcosa di negativo e collegato al degrado urbano. Raccontare invece le storie di questo tipo permette di restituire la giusta importanza a queste azioni, che incidono nello spazio pubblico e sulla vita di singoli.
Come è stata creata questa storia
Questa storia è stata raccolta e creata da Andrea Caira per Il Migrante (www.ilmigrante.org) e successivamente editata dal team di Storie di Mondi Possibili.
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