14-18 – I luoghi della Grande Guerra 100 anni dopo
Memories Across Europe
Lingua
 Italiano
Riassunto
La Grande Guerra del 1914-18 dilaniò il cuore dell’Europa. Siamo tornati nei luoghi di confine tra Italia, Slovenia e Austria per raccontarli cento anni dopo e cercare di capire quali insegnamenti il conflitto ha lasciato alle persone.
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Kobarid (Caporetto)
Perché questa storia è importante
La Grande Guerra ebbe inizio il 28 luglio 1914 e si concluse l’11 novembre 1918. Il bilancio in termini di vittime fu di oltre 9 milioni tra i combattenti e 7 milioni tra i civili. Fu un conflitto tra i più drammatici nella storia e aprì la strada a grandi cambiamenti politici, tra cui le rivoluzioni in molte delle nazioni coinvolte. Per l’Italia l’ingresso nel conflitto avvenne il 23 maggio 1915.

Molti siti di battaglie sono oggi luoghi della memoria, dove la popolazione locale - guide, rievocatori storici, recuperanti, guardie forestali - raccontano gli eventi storici e aiutano i visitatori a conoscere le storie umane della Grande Guerra. Potrete riconoscere luoghi forse familiari, forse semplicemente studiati sui libri di storia: l’Altopiano d'Asiago, il Monte Grappa, il Piave, le Alpi, il Tagliamento, il sacrario del Re di Puglia, San Martino al Carso, Caporetto, l’Isonzo e altri ancora.

I custodi della memoria dei luoghi in cui siamo stati, oggi aiutano i visitatori a capire le tragiche conseguenze che la guerra ebbe sulle persone, dai soldati alla popolazione civile. La loro testimonianza è importante per capire quanto sia importante la pace tra i paesi europei. Questo infatti è uno dei valori cardine della UE insieme al rispetto per la dignità umana, la libertà, la democrazia, l'uguaglianza, lo stato di diritto, i diritti umani.

Molto toccante è stato salire a bordo del Treno della memoria. Partito dalla vecchia stazione di Gorizia ha portato un gruppo di rievocatori storici provenienti da tutta Europa e, con loro, numerose persone, fino a Kobarid (Caporetto). Qui, dal 24 ottobre al 12 novembre 1917, si tenne una battaglia particolarmente cruenta tra l'esercito italiano e quello austroungarico e oggi sorge un memoriale dedicato alle vittime. L'abbraccio tra i rappresentanti di più Paesi è stato tra i momenti più intensi del nostro reportage.
Come è stata creata questa storia
"Die Italien Front" era una fascia di territorio, sul confine tra l’Italia e l’Austria-Ungheria, dove si svolsero numerose battaglie tra il 1915 e il 1918. L'Italia aveva sperato di ottenere una vittoria rapida con un'offensiva a sorpresa, ma le cose andarono diversamente e la situazione si impantanò in una lunga guerra di attesa, tra lunghi inverni freddi, tempi morti passati in trincea e scontri violentissimi tra eserciti, come del resto accadde sul fronte occidentale in Francia. Le alte vette alpine, il terreno carsico a cavallo tra l’Italia e l’odierna Slovenia furono teatri di offensive sanguinose e inconcludenti. La guerra produsse centinaia di migliaia di profughi, costretti ad abbandonare le loro case, inseguiti dagli scontri, dalle malattie e dalla fame.

Il nostro viaggio di esplorazione sul Fronte Italiano è cominciato cento anni dopo lo scoppio del conflitto, nell’inverno 2014, ed è proseguito a più riprese fino all’estate. Siamo stati tra le trincee, i sentieri, le fortezze, i musei a cielo aperto, le collezioni private, i cimiteri di guerra. Ci siamo immersi negli eventi commemorativi, nel turismo di guerra, nella vita quotidiana di luoghi segnati da un passato tragico, ma bellissimi.

Per documentarci prima abbiamo studiato, letto, visto film sulla materia. Poi abbiamo iniziato a delineare un itinerario dove andare di persona per documentare i luoghi della Grande Guerra 100 anni dopo. Infine abbiamo contattato le associazioni locali che si occupano di questo tema per avere un supporto logistico sul campo.
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